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venerdì 12 agosto 2016

Consigli per Donne in viaggio… e non solo


Articolo già pubblicato per www.ilmascalzone.it
Tempi duri per i viaggiatori e vacanzieri. Oggi è sempre più importante aggiornarsi prima di pianificare un viaggio o una vacanza: per decidere la mèta bisogna fare i conti con il portafogli, con la salute, con la sicurezza. Il primo passo, per capire quale fetta di mondo possiamo permetterci di desiderare, è informarsi sul sito www.viaggiaresicuri.it per controllare se ci sono controindicazioni sul piano della sicurezza-scontri, attentati, situazione politica instabile, sul piano della salute-epidemie, o malattie che richiedano vaccini, e sul piano meteorologico-rischio di alluvioni, frane, maltempo. Un aiuto in più lo può dare il sito www.economicsandpeace.org che riporta il Global Peace Index, la lista dei Paesi più sicuri dove svetta da alcuni anni al primo posto l’Islanda.
Dopo quest evalutazioni, possiamo dedicarci alla rosa delle mète candidate valutando il budget di spesa, la compagnia -amici, amati, gruppo organizzato, con cui partire, i mezzi con cui spostarsi, le temperature del luogo. Bisogna decidere il tipo di viaggio: fai da te, o tour operator; capitale europea, o viaggio itinerante. L’imprevisto è sempre dietro l’angolo, e quindi bisogna armarsi di una buona dose di pazienza e grinta per affrontare gli imprevisti, in ogni caso. Qualcuno di noi andrà alla ricerca di avventura, in Paesi poco sicuri o praticando sport estremi. Ma il mio consiglio è di non rischiare e di prevenire disastri con una bella valigia piena di buon senso. Vorrei spendere due parole in più per le viaggiatrici, da sole o in gruppi di sole donne. Le donne sono più soggette a rischi rispetto ai viaggiatori uomini, per una serie di motivi: culturali, religiosi, e anche perchè in ogni caso potenzialmente possono essere oggetto di attenzioni sessuali non gradite.
Molto spesso, specie in Paesi poco “moderni”, l’ atteggiamento e l’abbigliamento di una donna sola all’estero possono essere oggetto di misunderstanding, ovvero di equivoci, discriminazioni e fastidiose attenzioni. In India, ad esempio, uno sguardo, o un semplice contatto visivo, possono essere scambiati per “disponibilità”.
E’ importante, prima di recarsi in un Paese, studiarne la cultura: la prima regola per essere rispettate è rispettare le usanze del posto. Ecco alcuni consigli per donne sole, o in gruppo, in viaggio:
- non dire a chiunque in quale albergo vi trovate e quali sono i vostri programmi di viaggio;
- lasciare a parenti o amici una traccia del vostro percorso, meglio ancora lasciare un recapito telefonico fisso oltre al cellulare;
-meglio ancora registrarsi su www.dovesiamonelmondo.it , sito della Farnesina: in caso di emergenze nel Paese – attentati, terremoti etc, si è rintracciabili più facilmente;
- se qualcuno chiede se si è sole, dire sempre che ci sono amici nelle vicinanze;
- preferibilmente, dire che si è sposate e che un incombente marito sta per tornare. In alcuni Paesi una donna non sposata può essere vista come donna di facili costumi.
- chiedere informazioni alle Forze dell’ordine del posto e non a chicchessia;
- in caso di dubbio su dove/come spostarsi, sempre meglio riflettere e non fare scelte avventate;
- procurarsi un allarme antistupro, di quelli con la sirena, utile per attirare l’attenzionein varie situazioni. Se permesso dalla legge del Paese dove vi recate, uno spray al peperoncino in tasca è meglio di un’arma.
- non esagerare mai con l’alcool o con droghe che possono far perdere il controllo: essere lucide è fondamentale per sapersi districare in mille situazioni;
Soprattutto nei Paesi in via di sviluppo è fortemente consigliato non dare nell’occhio, non indossare abiti
appariscenti e attillati, non mostrare sfarzo o portafogli pieni di denaro. Anche fare shopping richiede una certa cautela: per acquisti economicamente “importanti” rivolgersi sempre a buoni negozi e mai lasciarsi attirare in trappole di “affaroni” dietro l’angolo.
Ogni viaggio va pianificato con cura, onde evitare che una piacevole vacanza o un viaggio sognato per tanto tempo si trasformino in una disavventura.
Controllare prima di partire:
-i documenti(passaporto, patente, visto laddove necessario);
-le risorse finanziarie: sempre meglio una scorta di contanti insieme a bancomat e carta di credito; ATTENZIONE, alcuni istituti bancari hanno bisogno che sblocchiate le carte incluso il bancomat prima di usarle all’estero, altrimenti si rischia di rimanere senza soldi;
- le vaccinazioni necessarie e consigliate  e le medicine da portare;
-le opportune assicurazioni di viaggio e sanitarie;
-  il clima che incontrerete onde portare il giusto abbigliamento.
Durante i miei viaggi in solitaria, in Australia come negli Stati Uniti, in India come Papua Nuova Guinea, mi sono trovata diverse volte in pericolo di vita, ma l’esperienza e le precauzioni -oltre che la fortuna- mi hanno salvato. Quindi raccomando a tutti, ma alle donne in particolare: la priorità è “tutti a casa sani e salvi”.

martedì 6 ottobre 2015

Non Dimentichiamo-Appello per il Nepal

 Uno struggente filmato con le immagini mai viste delle città nepalesi più colpite dal terremoto


Dopo appena pochi mesi, il terribile terremoto in Nepal del 25 aprile, il peggior terremoto degli ultimi 5 anni,  sembra già dimenticato. Ma non lo hanno dimenticato certo i Nepalesi. Che con il loro modo di essere, dignitoso e fiero, non implorano aiuto, pur avendone bisogno.
La Associazione Omnibus Omnes, italiana,  e la Associazione Mirmire Youth Society, nepalese,  chiedono di ricordare. Dopo un primo intervento con distribuzione di aiuti e soccorsi a 150 famiglie nel distretto di Kavre, a fine giugno 2015, qui documentato,  Missione in Nepal
la prossima fase del progetto di Omnibus e MYS è quella  di aiutare a ricostruire una scuola.
Una piccola scuola, a Unanchas Kilo in Nepal. Raffaella Milandri, la presidente della Omnibus, si è recata in  Nepal dove i ragazzi della Mirmire Youth Society la hanno accompagnata in visita ai bambini,  il cui unico desiderio è riavere la loro scuola.  Ecco il filmato con immagini del terremoto, e della scuola e dei bambini diUnanchas Kilo Non dimenticare il Nepal-Don't Forget Nepal


Omnibus e MYS stanno lavorando al progetto e ringraziano tutti coloro che aiuteranno a condividere e a divulgare questo appello e i filmati. Mancano pochi fondi per costruire la prima scuola,   il primo obiettivo. A fronte di supporti  significativi, si potrebbe ampliare la rosa delle scuole da ristrutturare, che sono molte e a costi limitati....
La linea diretta delle nostre due associazioni, Omnibus e MYS, garantisce una scarsissima incidenza di costi ausiliari.
Siamo a disposizione per inviare o proiettare i filmati integrali senza trademark o per informazioni al 335 6126630. Anche una piccola donazione può valere molto.



Omnibus Omnes Onlus
San Benedetto del Tronto (Italy)
IBAN IT 65M 02008 24404 000103706117
Cod. Fiscale 91042470442
Numero verde 800 92 60 04 (solo da fisso)
email@info@omnibusomnes.org
sito www.omnibusomnes.org


Aspettiamo anche il Vs "mi piace" a questo link su facebook https://www.facebook.com/omnibusomnes
 

venerdì 7 agosto 2015

Appello per il 9 agosto, Giornata Onu dei Popoli Indigeni

Si celebra a San Benedetto del Tronto la Giornata Onu dei Popoli Indigeni.


Raffaella Milandri in visita ufficiale alla riserva Salish, in Montana


A lanciare l'appello è la nota attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, Raffaella Milandri, che da anni si batte con petizioni, conferenze e pubblicazioni a favore di questi popoli dimenticati che ogni giorno combattono silenziosamente per la loro sopravvivenza. La Milandri durante uno dei suoi viaggi tra le tribù dei più svariati angoli di mondo è diventata membro adottivo della tribù dei Crow, in Montana: una indiana d'America, una indigena anche lei. " Non vogliamo che questi popoli diventino un giorno solo protagonisti di favole per bambini: c'erano una volta i Pigmei, nella foresta, o gli aborigeni, in Australia....Ho documentato molte situazioni che sembrano già favole crudeli: interi popoli a rischio di estinzione per la brama di denaro di multinazionali e governi. Ho le testimonianze accorate di indigeni che chiedono aiuto per salvare le loro identità, culture, tradizioni, linguaggi che sono un Patrimonio dell'Umanità".
Proprio per sensibilizzare la opinione pubblica e i media in favore di questi popoli, Raffaella Milandri celebrerà il 9 agosto, Giornata dei Popoli Indigeni, , con il patrocinio dell'Onu e con la associazione Omnibus Omnes di cui è presidente: "I popoli indigeni sono in pericolo e rischiano di scomparire a causa dello sfruttamento delle risorse celate nelle loro terre ancestrali, . Senza alcuna morale e scrupolo, i loro diritti umani sono continuamente violati. Eppure i popoli indigeni sono la chiave del nostro futuro, l'ultimo scampolo del nostro passato di Uomini a contatto con la Natura, ambientalisti, ecologisti perfetti. E' più facile che un giorno noi ci ritroveremo a vivere come loro, a causa della nostra insensata corsa verso la distruzione della Natura, che non loro vivranno mai come noi. Noi non siamo più in grado di procurarci acqua e cibo, siamo schiavi delle nostre comodità: elettricità, riscaldamento, petrolio. Ormai, senza gps, non siamo in grado nemmeno di orientarci, nel nostro mondo "civile" ".
La celebrazione della Giornata Onu dei Popoli Indigeni si svolge a San Benedetto del Tronto, dove verrà letta la dichiarazione del Segretario Generale Onu Ban ki Moon sui Popoli Indigeni, insieme a dichiarazioni di Nativi Americani Lakota, Cheyenne e Crow.
Tra le dichiarazioni, anche quella del fratello adottivo Crow della Milandri, Cedric Black Eagle, ex Presidente della nazione Crow, nella cui famiglia figura come fratello adottivo ufficiale nientemeno che Barack Obama. Chiediamo alla Milandri se il Presidente Obama è quindi anche suo fratello. "Cedric va regolarmente alla Casa Bianca e ha rapporti con Obama; io invece non ho ancora avuto questa opportunità, per ora." La Giornata dei Popoli Indigeni, a cura della Omnibus Omnes, prosegue con una mostra dell'artista Tonino Pantanelli con quadri sui Nativi Americani, la proiezione di vignette e cortometraggi del cartoonist nativo americano Ricardo Catè e con un laboratorio creativo di "acchiappasogni", i tipici amuleti degli Indiani d'America. Raffaella Milandri ha recentemente rilasciato una intervista sul sito italiano delle Nazioni Unite, visibile a questo link:
Una giornata importante, quindi, questo 9 agosto, per ricordare che i popoli indigeni sono 370 milioni di
di persone, che costituiscono il 15% della povertà del mondo e un terzo della popolazione mondiale rurale in estrema povertà.(dati tratti dal report 2014 di Victoria Tauli Corpuz, Delegato speciale sui Diritti dei Popoli Indigeni all'Onu)
 persone, che costituiscono il 15% della povertà del mondo e un terzo della popolazione mondiale rurale
 in estrema povertà.(dati tratti dal report 2014 di Victoria Tauli Corpuz, Delegato speciale sui Diritti dei 
Popoli Indigeni all'Onu)

Raffaella Milandri e il fratello adottivo Crow Cedric Black Eagle

venerdì 24 luglio 2015

Dopo il 25 aprile 2015: una piccola scuola made in Italy in Nepal





Raffaella Milandri in Nepal, dopo il terremoto
Era inevitabile: viaggiando per il mondo fotografando, filmando, intervistando e scrivendo,  per documentare violazioni di diritti umani, era inevitabile che io fondassi una associazione umanitaria, insieme ad amici fidati. Al primo posto nel mio cuore rimane sempre il mio essere attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, popoli di un mondo "diverso" dove la diversità è maestra di vita e dove il mondo e i costumi occidentali traggono profondo insegnamento e innumerevoli spunti di riflessione. Ma poi è nata inevitabile la voglia di creare in modo stabile un modo per dare un aiuto concreto, qui in Italia ma anche all'estero. L'emergenza Nepal è arrivata come un fulmine, quando la associazione Omnibus Omnes Tutti per Tutti era appena aperta, stravolgendo piani e programmi: altrimenti che emergenza è?
Abbiamo subito organizzato una raccolta fondi, la "fase 1" per inviare aiuti e soccorsi a due associazioni nepalesi, la MYS e la Aawaaj. Utilizzando le mie immagini del Nepal prima del terremoto come strumento di divulgazione per la campagna umanitaria. Amo profondamente il Nepal, dove natura, monumenti e gente meravigliosi creano un Paese unico al mondo, che ho visitato più volte. Perchè viaggiare significa imparare ad amare il mondo, ma anche la gente nelle mille sfaccettature dell'essere umano, prezioso perchè diverso nelle miriade di colori, di religioni, di usanze, di linguaggi. Il successo della fase 1 mi ha concesso il grande privilegio di recarmi, a giugno, nel Nepal "dopo terremoto": un viaggio tragico ed esaltante al tempo stesso. La tragedia immane delle vittime, dei feriti, dei senzatetto. Ma anche la tragedia di un Paese ferito e sconvolto, e di tanti monumenti stupendi distrutti e perduti, forse per sempre.
Terremoto in Nepal-foto di Raffaella Milandri
E con la tragedia, la esaltazione di distribuire viveri e coperte nel distretto di Kavre, insieme ai ragazzi del Mys, a oltre 150 famiglie. La felicità di donare, grazie a chi ha contribuito e sta contribuendo alla nostra causa nepalese.Con i contributi raccolti dalla Omnibus nella fase 1, i ragazzi del Mys hanno acquistato coperte, riso, fagioli, biscotti e tanto altro.
Distribuzione di coperte e viveri nel distretto di Kavre
Durante la fase 1, è nata la idea della fase 2. Ho visitato la scuola di Okse, una piccola scuola elementare, due piccoli edifici, 6 classi, 45 bambini e 3 insegnanti.
Raffaella Milandri, sullo sfondo i ragazzi del Mys e alcuni bambini della scuola elementare di Okse

Bambini che hanno perso la casa, che recano il trauma del terremoto nei piccoli volti. Ma che vogliono tornare a scuola. Dove stare insieme a compagni e maestri, e dove costruire una istruzione che gli possa dare un futuro migliore. Ce la possiamo fare: io con la Omnibus,  Rajib con la Mirmire Youth Society, insieme a tutti coloro che hanno contribuito e contribuiranno alla nostra campagna. Campagna che si nutre delle sconvolgenti immagini e dei video del Nepal dopo terremoto raccolte da Raffaella Milandri, che compongono l'evento di beneficenza che verrà proposto in diverse serate e diverse località.  "Rivoglio la mia scuola", dice Neesha, 4 anni.

La campagna "Rivoglio la mia scuola" della Omnibus Omnes-Tutti per Tutti
Per i materiali di base, occorrono solo 7000 euro. Per la manodopera,tanta buona volontà e una decina di volontari bastano. Perchè questa piccola scuola, la Janajyaty Primary School, abbia una targa made in Italy, fatta col cuore e i contributi di chi sa che le emergenze come quella del 25 aprile 2015 in Nepal richiedono un piccolo aiuto concreto.

venerdì 2 agosto 2013

CONSIGLI E SEGRETI PRIMA DI PARTIRE



Dopo aver vissuto con gli Innuit sui ghiacci, cercato acqua con i Boscimani nel Deserto del Kalahari , esplorato la foresta pluviale con i Pigmei ed essere stata adottata in una tribù di Nativi Americani, il mio nuovo viaggio in solitaria ad agosto 2013 si preannuncia
estremamente periglioso. La Papua Nuova Guinea si inizia ad affacciare all'orizzonte......
con molti punti interrogativi. Ecco la spunta delle mie cose da fare, che sarà utile per tutti i viaggiatori come promemoria. Sono Raffaella Milandri, viaggiatrice solitaria in fuoristrada,
il fatto di viaggiare da sola e di poter contare solo su me stessa ha creato una grande esperienza.
I miei viaggi sono sempre spartani, e il budget di spesa è importante.

VOLO :
verificare sempre orari, stampare un paio di copie dei biglietti, verificare il bagaglio permesso in kg , e in caso registrarsi come frequent flyer per usufruire di vantaggi e accumulo miglia. Per me, volo su Port Moresby+volo interno su Mount Hagen: ok, a parte la differenza di bagaglio che per la compagnia del volo interno scende da 23 a 16 kg.
ASSICURAZIONE SANITARIA:
fuori dall'Europa, sempre da fare . Ne l mio caso, è abbastanza completa, include spostamenti di emergenza in Paesi vicini dove l'assistenza sanitaria sia più affidabile, e l'eventuale reimpatrio anticipato. Ho aggiunto anche furto e smarrimento bagagli.
VACCINI:
verificare sempre quelli consigliati e quelli indispensabili nel sito www.viaggiaresicuri.it curato dal Ministero degli Esteri. Per la Papua Nuova Guinea la lista è molto lunga; ho aggiunto solo quella per la parotite che mi mancava, e farò la terapia antimalarica, sempre da fare in Paesi a rischio e con clima caldo-umido. Nel mio caso, la Papua ha un alto rischio malarico e di altre malattie portate da zanzare e insetti.
CONTANTI , CARTE DI CREDITO ETC:
porterò con me il bancomat ( attenzione alcune banche chiedono di attivare il prelievo all'estero prima di partire), la carta di credito e una carta prepagata di emergenza(emessa su un circuito bancario alternativo alla carta di credito usuale); infine, una parte di contanti. Il tutto verrà tenuto diviso in varie tasche e scomparti, e questo accorgimento è valido per tutti i Paesi .
E' importante sempre tenere a portata di mano banconote di piccolo taglio di valuta locale, onde non esibire MAI in pubblico una quantità di denaro che potrebbe fare gola ai malviventi.
PASSAPORTO E PATENTE:
conviene fare le fotocopie e tenerle separate dagli originali.
Verificare se occorra o meno la patente internazionale per guidare nel Paese.
In Papua, ad esempio, il Ministero degli Esteri dice che è valida la nostra patente italiana.
MEDICINE ETC:
E' opportuno portare con sè almeno un antibiotico, un antistaminico, cortisone, un antidiarroico e/o disinfettante intestinale, un antinfiammatorio; nei climi caldi un buon integratore di potassio e magnesio, repellente per zanzare e altri insetti, protezione solare. In Paesi a rischio di disagi, portarsi un disinfettante per l'acqua (bere sempre acqua minerale imbottigliata e sigillata, niente ghiaccio e attenzione alla frutta e verdura). Nel caso della Papua, io aggiungerò un kit per aspirare il veleno da eventuali morsi di serpenti (oltre a portare appositi gambali protettivi).
ELETTRONICA , CARICABATTERIE E PRESE DI CORRENTE:
Verificare sempre la presa elettrica in uso nel Paese, anche a questo link http://it.wikipedia.org/wiki/Spina_elettrica . Per la Papua Nuova Guinea è in uso la presa elettrica di tipo A e I. La A è come quella americana ma senza messa a terra. Meglio procurarsi gli adattatori prima di partire! Oggi il bagaglio elettronico è una delle parti più importanti: tablet o smartphone o ultrabook, telecamera, macchina fotografica, GPS.....certo oggi con uno smartphone si può fare tutto, ma io sono all'antica: uno strumento per ogni evenienza. Per l'occasione ho acquistato una piccola telecamera da "indossare" con una imbracatura. Non porterò il GPS, poichè non è disponibile la cartina della Papua. Importante verificare se occorrono altri adattatori da sommare a quello giusto (noi in Italia abbiamo prese di tipo L ma alcuni elettrodomestici possono avere la presa tedesca o francese). Personalmente, niente asciugacapelli o ferri da stiro: non è un viaggio comodo!
PASSWORD, PIN ETC
Scrivete su un foglio , da duplicare e da tenere in posti separati, tutte le password e pin che vi possono servire: cellulare, ma anche per facebook e social network vari, posta elettronica etc etc. Vi eviterete un grande stress !
ABBIGLIAMENTO:
il massimo del comfort è d'obbligo. Alle donne dico: NO a tacchi a spillo, NO a minigonne, NO a scollature. Ovunque nel mondo oggi purtroppo le donne possono essere soggette a violenze. Sicchè, meglio non attirare l'attenzione a meno che non si vada a un party tra amici fidati. In molti Paesi , come anche la Papua Nuova Guinea, è opportuno, specialmente nelle zone rurali, legarsi e/o coprirsi i capelli, e magari indossare maniche lunghe, oltre a pantaloni o gonne lunghi. Che aiutano anche contro gli insetti. Con 5 paia di pantaloni e 8 t-shirts sono in grado di stare via almeno un mese. Una bustina con del detersivo per panni in valigia è ottimo. Sempre utile una canottiera di lana (in caso di escursioni in montagna o bruschi cambi di temperatura) e un giacchino impermeabile. Una buona scorta di calzini ad uso sportivo aiuta la salute dei piedi. Personalmente, ritengo che la calzatura ideale sia uno stivaletto leggero, che protegge le caviglie da distorsioni ma anche da insetti e/o serpenti.
AUTODIFESA:
Nonostante abbia acquistato nella lontana Bangkok uno storditore elettrico, il rischio di essere arrestata per detenzione illegale d'arma esiste.....Consiglio a tutte le donne di nascondersi sempre in borsetta un buono spray al peperoncino. Illegale o non illegale, a meno che non si sia maestri d'ati marziali un minimo di autodifesa è indispensabile! Da aggiungere senz'altro una sirena portatile antipanico: fanno tanto chiasso , richiamano l'attenzione e sono un buon deterrente per cani randagi , lupi e altri animali. Una sirena mi ha salvato la vita dai lupi in Alaska!
MEZZI DI SPOSTAMENTO:
ogni Paese ha caratteristiche diverse. Io preferisco sempre essere autonoma e noleggiare un fuoristrada, prenotandolo prima di partire. Questa volta non è stato possibile, quindi andrò un pò all'arrembaggio contando magari anche su "noleggio" di veicoli privati, e autobus. In Papua niente treni! E i taxi sono sconsigliati a donne sole, a detta del consolato italiano.
PERNOTTAMENTI:
C'è chi preferisce prenotare tutto rigorosamente, chi invece vive alla giornata.
Io amo vivere alla giornata, anche se alle volte mi fermo per cercare un posto per dormire a notte inoltrata, esausta, e poco lucida. Però, l'arrivo in un Paese è sempre il momento di debolezza maggiore. Quindi consiglio di prenotare sempre la prima notte , quando il fuso orario offusca le menti! Per la Papua, non ho fatto programmi tranne il volo interno, e ho prenotato solo alcune notti, quando sarò in prossimità di un famoso festival tribale che potrebbe portare a un tutto esaurito. Gli alberghi in papua sono molto costosi e non c'è molta scelta. Valida alternativa, da verificare in loco, case missionarie .
GUIDE E MAPPE
Rigorosamente occorre prima di affrontare un Paese nuovo leggersi una Lonely Planet , i consigli di www.viaggiaresicuri.it e anche siti per viaggiatori di altri Paesi, come www.smartraveller.gov.au .
Le Lonely Planet più aggiornate sono disponibili in inglese e si possono scaricare dal sito , ad un costo ridotto rispetto al libro vero e proprio. Quando possibile, munirsi sempre di una mappa e verificare le distanze (anche su siti appositi online).

Per ora è tutto, BUON VIAGGIO !
 
NOTE BIOGRAFICHE DI RAFFAELLA MILANDRI

Fotografa umanitaria e scrittrice(Io e i Pigmei, Polaris 2011 e La mia Tribù, Polaris 2013), attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, viaggiatrice solitaria, usa le sue foto, libri e filmati come strumento di sensibilizzazione e mezzo di denuncia di ingiustizie e violazioni dei diritti umani. Per i diritti umani dei popoli indigeni, porta avanti campagne e petizioni in favore di boscimani, pigmei e altri popoli vittime di ingiustizie e a rischio di estinzione , divulgando scottanti inchieste . Attualmente Raffaella Milandri sta portando avanti una petizione per la Giornata Mondiale dei Popoli Indigeni con il supporto di diversi Lions Club. Si impegna in campagne informative sul turismo responsabile nei Paesi in via di sviluppo.

Varie le sue partecipazioni televisive e radiofoniche : con Maurizio Costanzo sia su Rai Uno che su Rai Due , su Rai Tre a Alle falde del Kilimangiaro e telegiornale , su Rai Due a TG2 Insieme , su Radio Uno, Radio Due, etc etc . Numerosi gli articoli sui suoi viaggi, su quotidiani e riviste .